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Il trekking consente di percorrere alcune delle più importanti strade realizzate nel corso del conflitto dai reparti austriaci ed italiani visitando alcune delle più interessanti opere e strutture logistiche presenti sull’Altopiano. Arrivo presso lo Sporting Hotel di Asiago, aperitivo di benvenuto breve introduzione al trekking. Cena e pernottamento. |
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DAY 1 Da Rifugio Barricata a Rifugio Campomuletto distanza : 7,5km durata : 3/4H difficoltà: media Il trekking prende avvio dal Rifugio Barricata percorrendo la strada che attraversando la Busa Menotto porta alla malga Buson. Lasciata sulla desta la malga si prosegue in direzione sud fino all’area attrezzata nei pressi della quale si abbandona la strada per imboccare sulla destra la mulattiera che piegando decisamente verso ovest ci porta al sito di un ex cimitero di guerra italiano. Proseguendo quindi in direzione sud-ovest ci si immette sulla strada forestale che dopo aver fiancheggiato la Corda di Campo Cavallo risale le pendici del Monte Confinale per poi raggiungere il rifugio Campomuletto. Con una breve passeggiata è possibile prolungare il nostro trekking visitando il “Sentiero del silenzio” che con le sue 10 installazioni d’arte contemporanea sul tema della guerra, propone un percorso di riflessione sul valore della pace. Un luogo per immergersi in punta di piedi tra natura e storia. Arrivo nel pomeriggio – drink di benvenuto, cena e pernottamento. |
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DAY 2 Dal Rifugio Campomuletto a Malga Galmarara distanza : 16 km durata : 5/6H difficoltà: media-impegnativa. Dal rifugio si prende in direzione nord la strada per malga Fiara. Giunti al bivio si imbocca sulla sinistra la strada che ci porta all’interno dell’ampia conca di Prà Campofilone da cui piegando in direzione nord si raggiunge il bivio delle Saline. Lasciando sulla destra la strada che sale al piazzale Lozze, si prosegue ora in direzione ovest lungo la strada che superata la selletta intitolata al gen. Enrico Caviglia, raggiunge le pendici del Monte Forno. Nei pressi della selletta Caviglia si possono visitare i resti di alcuni cimiteri di guerra italiani: lungo la strada, inoltre, una lapide ricorda uno dei tanti episodi di fraternità d’armi che coinvolse soldati italiani ed austriaci durante il lungo inverno 1916-17. Dopo aver visitato i resti dell’importante caposaldo difensivo di Monte Forno recuperato nell’ambito del progetto dell’Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi vicentine, si prosegue ora lungo la Mecenseffystrasse. Sulla sinistra all’interno della Busa della Pesa si possono visitare la Forno kappelle ed i resti del cimitero del 27° Reggimento di Graz. Raggiunto il Bivio Conrad si prende ora sulla sinistra la Conradstrasse che costeggiando le pendici occidentali del Corno di Campo Bianco degrada nella val Galmarara. Lasciando sulla destra il Bivacco Tre Fontane si prosegue fino ad incrociare il sentiero CAI 830 che porta alla malga Galmarara. Arrivo nel pomeriggio – drink di benvenuto, cena e pernottamento. |
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DAY 3 Da Malga Galmarara al Rifugio Larici distanza : 16,5 km durata : 5/6H difficoltà: media-impegnativa. Dalla malga si riprende in direzione nord il sentiero CAI 830 percorrendo il primo tratto della Conradstrasse fino alla Busa della Pesa da dove, sempre seguendo il sentiero CAI 830, si prosegue lungo un agevole sentiero che con una serie di saliscendi raggiunge il Bivio Italia. Dal Bivio si prende ora sulla sinistra la Kaiser Karlstrasse che risale dapprima verso la selletta Mecenseffy per poi degradare verso la conca di Campo Gallina dove si possono visitare i resti dei baraccamenti e delle strutture logistiche realizzate dai reparti della 6a Divisione austroungarica. Proseguendo in direzione sud si giunge in breve al bivio dei Monumenti dominato dall’imponente monumento che ricorda la costruzione della Eugenstrasse risalendo la quale, in direzione ovest, si raggiunge la Bocchetta di Portule. Dopo aver visitato la postazione in caverna con i resti della teleferica e dall’annessa cisterna d’acqua realizzate dai reparti austriaci, si riprende il cammino percorrendo in discesa la Eugenstrasse che costeggiando la dorsale del Portule e quindi aggirando la Val Renzola ci porta alla Malga Larici da cui in breve si raggiunge il Rifugio Larici. Per quanti lo desiderano, dalla Bocchetta è possibile risalire la dorsale del Portule seguendo il sentiero CAI 826 e raggiungere la Cima Portule da cui lo sguardo può spaziare a 360° sulle cime circostanti. Si prosegue ora in discesa sempre lungo il sentiero CAI 826 fino alla Porta Renzola dove si imbocca il sentiero CAI 205 che procedendo lungo la cresta sommitale raggiunge la Bocchetta Larici. Piegando ora in direzione sud si percorre il sentiero CAI 825 che ci porta al Rifugio Larici. Arrivo nel pomeriggio nel pomeriggio – drink di benvenuto, cena e pernottamento. |
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DAY 4 Transfer allo Sporting Hotel Dopo la colazione in rifugio a base di prodotti DOP dell'Altopiano di Asiago transfer allo Sporting e pomeriggio ad Asiago. |
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